"So cosa vuol dire essere una promessa, inclusa una promessa non mantenuta. Il più grande spreco del calcio: io. Mi piace questa parola perché sono ossessionato dallo sprecare la mia vita. Sto bene così, in uno spreco frenetico. Mi godo questo stigma.
Non prendo droghe, come stanno cercando di dimostrare. Non mi piace il crimine, anche se avrei potuto farlo. Non vado in discoteca. Vado sempre nello stesso posto del mio quartiere. Bevo ogni due giorni, sì. E anche gli altri giorni. Bevo perché non è facile essere una promessa ancora in debito. Mi chiamano Imperatore. Un tizio che ha lasciato la favela per ricevere il soprannome di Imperatore in Europa. Come si spiega? Non l'ho capito fino ad oggi.
L'unica cosa che cerco a Vila Cruzeiro è la pace. Qui cammino scalzo e senza maglietta, solo in pantaloncini. Gioco a domino, mi siedo sul marciapiede, ricordo la mia infanzia, ascolto musica, ballo con i miei amici e dormo per terra. Voglio solo essere in pace e ricordare la mia essenza.
Questo è il mio posto. Qui mi rispettano davvero. Vedo mio padre in ognuno di questi vicoli".
-Adriano (The Players Tribune)