mercoledì 2 luglio 2025

GIORNO 2


5 gradi. Ore 6 del mattino. 
Davanti all’albergo per farmi capire quanto sono fortunato c’era un signore sovrappeso, pelato, probabilmente della mia età anche se sembrava mio nonno, che stava preparando un power point con il computer sulle ginocchia. 
Basta questo per darmi 100 watt in più e in effetti parto a bomba, strada sterrata larga e dritta. Mi metto nelle appendici del manubrio e meno. 
Godo. 
Poi la traccia gira per l’High Rockies Trail e la musica cambia. Tanta bici a spinta per tanto tempo infinito in salita. Però penso al mio amico davanti all’albergo e niente mi infastidisce. 
Come sempre dopo che si va in alto, poi si scende in basso. E inizia una discesa abbastanza facile anche se tecnica e lì godo come un micio. 
Altre salite eterne e tutti i posti dove dovevo mangiare o bere sono ancora chiusi. 
Arrivo al totem che segna il passaggio da una regione a un’altra in Canada. L’avevo visto mille volte in tutti i video di you tube, come il ponte sospeso sulla cascata. 
Da lì parte la strada più bella del mondo: praticamente 60 km di sterrato in discesa. 
Nel mio piano iniziale per evitare il campeggio stasera volevo tirare per altri 90 km. 
Ma arrivato davanti al campeggio entro senza il minimo dubbio. 
E costruisco tenda e letto. Come un grande. 
Sto aspettando che venga il buio per entrare nella mia nuova casetta. 
Sicuramente dormirò benissimo. 
Preghiamo. 




 

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