E l'altro pensiero collegato al precedente da quando sono tornato e' che forse il Divide per me era l'obiettivo massimo, il traguardo piu' lontano dalla mia personalita', dove ho dovuto oltrepassare tutti i miei confini, anche i piu' nascosti. E li ho dovuti affrontare da solo.
Un amico che e' passato per simili percorsi mi ha citato Alexandros di Pascoli (chiaramente con le dovute proporzioni verso Alessandro Magno e il mio amico esploratore vero):
"Pascoli affronta il tema del viaggio e dell’aspirazione all’infinito, mostrando come il sogno di Alessandro si scontri con i limiti dell’esistenza umana. Il poeta utilizza Alessandro come simbolo dell’uomo che cerca l’assoluto , solo per scoprire che la conoscenza suprema porta con sé una profonda malinconia e il senso del nulla. L’opera riflette anche una dimensione esistenziale e filosofica: il sogno come “infinita ombra del vero” rappresenta il desiderio di trascendere la realtà tangibile per avvicinarsi all’ignoto.
Dal punto di vista storico, Pascoli inserisce il personaggio di Alessandro in un contesto simbolico, dove ogni dettaglio del viaggio diventa metafora della condizione umana. L’oceano, la notte, e il “nulla” rappresentano la fine del percorso, il limite ultimo al quale l’uomo giunge con la sua incessante ricerca.
Innanzitutto, emerge il tema della ricerca dell’assoluto , rappresentata dalla figura di Alessandro Magno, simbolo dell’uomo mosso da un’ambizione sconfinata che lo spinge a superare ogni limite, fino a trovarsi inevitabilmente di fronte al nulla. Un altro elemento centrale è il contrasto tra sogno e realtà : il sogno diventa la proiezione ideale dell’uomo, la sua aspirazione verso l’infinito, ma la realtà si impone con la sua inesorabile concretezza, ponendo confini invalicabili. Infine, la poesia esprime la malinconia del successo , poiché Alessandro, pur raggiungendo l’estremo confine del mondo conosciuto, non trova la realizzazione, ma solo un senso di vuoto, insoddisfazione e perdita. Questo messaggio universale riflette la condizione umana, sospesa tra l’aspirazione all’infinito e i limiti della realtà."
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