domenica 29 aprile 2012

A CHI, OGNI GIORNO, TROVA IL SUO LIMITE


A chi, come me, ogni giorno trova il suo limite.
Ieri porto sul gavia due amici non ciclisti, con il gusto un po' sadico di vederli morire.
E invece no, non sono morti e sono arrivati su. Ci hanno messo il tempo con cui io vado e torno da bormio, ma sono arrivati.
Felice per loro, e sconsolato per me.
Un'altra conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che il mio essere ironmarz si deve guadagnare tutto con dolorosissimi allenamenti, e che niente e' regalato.
Per cui al ritorno sono andato anche sullo stelvio, fin dove aperto, ma solo per conservare un briciolo di autostima.
Fatica.
Sempre.

e un bel vacagar a quello che si e' fatto la maglietta della foto

4 commenti:

  1. uhm....effettvamente è strano dirlo ma a volte si ha timore di essere "sverniciati" da chi si pensa che sia fuori forma e invece...

    RispondiElimina
  2. Mi ricordo che quando facevo ciclismo ero uscito in bicicletta con uno che giocava a tennis convinto di staccarlo come niente e invece teneva le mie ruote senza nessuna difficoltà, ci siamo fatti 40 km. e lui si staccava leggermente in salita, ma in discesa recuperava, la cosa bella era che il tizio era la prima volta che usava una bici da corsa, prima usava le bici da passeggio per fare al massimo 2 km.!
    E' proprio vero, nello sport, specialmente in bicicletta, conta moltissimo la predisposizione

    RispondiElimina
  3. Chiedi ai due se domani sarebbero pronti a rifarlo...... Niente è regalato, tutto si consegue.

    RispondiElimina
  4. andare con gente che si reputavano più scarsi di quanto fosse è di un demoralizzante assurdo!

    RispondiElimina