giovedì 29 maggio 2025

COAST TO COAST - PRIMA PARTE DEL REPORT


Sabato mattina 

Caricato bici in auto e subito prima colazione al food hall di Port San Lucie in un Diner tipo quello di Pulp Fiction con uova e pancackes. 
Arriviamo al parcheggio per lasciare la macchina. 
Cambiati in mezzo al parcheggio e partenza in bici.
Io sbaglio strada subito. Poi mi riprendo. 
INVECE DI GIRARE A DESTRA AVEVO GIRATO A SINISTRA. 
NON PER NIENTE SONO MAGELLAN.
Raggiungiamo il trail molto vicino e poi 50 km dí rettilineo su asfalto perfetto e alberi. Vabbe'.
Caldo. 
Tartaruga, coccodrillo, daini e puma (non quello non c’era ma lo dico sempre). 
Caldo. 
Primo stop di refuel al autogrill. 
Perrier (come da foto) e ripartenza. 
Sempre strada bellissima.
Sempre più caldo. 
Superiamo due asiatici più stralunati di noi 
Temporale improvviso impressionante 
Fulmini e allagamenti.
Dopo esserci bagnati oltre l’umana immaginazione ci fermiamo. Ma ormai è troppo tardi. Mangiamo barrette e gel ma il freddo ci prende. Fa ridere tremare dal freddo in florida in maggio dopo tutto quel caldo.
Sei di Sera.
Mancano 30 km al campeggio dove avevamo prenotato il posto tenda che poteva essere subacqueo dopo tutta quella pioggia. 
Decisione facile di fermarsi prima in un albergo. 
Che scopriamo aver anche la vasca con idromassaggio bollente pur essendo il Bates Motel. 
Ci stiamo un’ora in brodo. 
Poi cena nel ristorante dell’albergo dove ordino il peggiore piatto delle Florida una specie di galletta da intingere in una salsa tipo besciamella con dentro pesci non riconoscibili. Poi classico hamburger patate fritte e birra: la cena classica della Jumbo Visma prima di una gara. 
Micro passeggiata e poi letto meraviglioso. 
Purtroppo il test tenda e’ rimandato all’indomani...che sfiga!
Decidiamo di svegliarci alle 5. 

Domenica mattina

Insonnia e poi mi riaddormento e poi non sento la sveglia e alla fine sveglia alle 7 quando apre la colazione. 
Ci avrebbero dovuto mandare via perché mangiavamo tutto. 
Siccome io sono il navigatore ci perdiamo subito per almeno due ore. 
NON PER NIENTE SONO MAGELLAN.
Non mi ero neanche accorto che il Garmin si era bloccato. 
Dopo 30 km a vuoto girando in torno finalmente il garmin si ritrova e mi grazia. 
Il mio socio non dice niente ma desidera la mia morte tra atroci tormenti. 
Finalmente sulla traccia che è in realtà un labirinto tra case con giardino bandiera e Labrador per evitare le autostrade ma niente di bello. Scoraggiati arriviamo a un lago dove il mangia-brutti avrebbe potuto fare una strage. 
Entriamo in una specie di miraggio negozio di biciclette con solo Pinarello e willier e un bar che aveva solo tre Luisone in una tristissima vetrina 
Pranzo di gel e barrette ancora. 
Usciamo dal miraggio e arriva un altro temporale mostruoso 
Stavolta il mio socio decide di aspettare. Davanti a un posto di Tiro con l'Ascia. Gli americano sono meravigliosi.
Un altro temporale da Arca di Noe. 
La decisione migliore del tour. Poi smette. 
Ripartiamo per altri per altri 80 km tra sobborghi e statali.

CONTINUA

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