lunedì 20 febbraio 2023

PAPA', PERCHE' VAI IN BICI?


I, figlio grande e altro grande amore della mia vita, mi ha fatto questa domanda. Stavamo parlando di sport, dei suoi demoni adolescenziali e di scelte sportive (per lui). Ha vissuto di solo calcio per tanti anni e solo con le minacce di morte l'abbiamo costretto a nuotare. Adesso forse il calcio l'ha stancato, forse non si trova bene con i compagni di squadra, forse ha tanta confusione in testa (che, se e' come me, gli durerà tutta la vita).

Poi a tradimento mi ha chiesto perché mi piace il ciclismo e devo dire che ormai dopo tanti anni lo do cosi' per scontato che non ho saputo rispondergli approfonditamente: gli ho parlato del freddo e del caldo, della pioggia e del vento, della sofferenza, del piacere nel dolore, della solitudine, del vedere luoghi belli (o brutti) da una dimensione temporale diversa che altrimenti non avresti mai. Vorrei avergli raccontato della ricerca dei tuoi limiti e dello risvegliarsi in ambulanza, ma questo e' nei dossier criptati. Comunque non sono riuscito minimamente a incoraggiarlo verso questo sport magico e terribile, che si capisce forse in eta' più' adulta. 

Nel frattempo gli ho fatto vedere "Un mercoledì da leoni" nella speranza di imparare a fare surf insieme.

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