“Volare come un uccello: ecco il sogno; correre sulla bicicletta: ecco oggi il piacere. Si torna giovani, si diventa poeti.”
(Alfredo Oriani)
(Alfredo Oriani)
Questo blog nasce tra il vociare fitto della gente che, ai margini di una salita, aspetta il passaggio di un drappello di ciclisti. Tra il rumore di catene, di ruote, di cambi. Viaggia sul filo invisibile e potente dell’emozione, scava nell’anima. Il ciclismo non sarebbe nulla, senza la sua poesia. Non si può togliere il sudore e la fatica, durante una salita. Non si può privare l’adrenalina ad una volata. Non si può parlare di questo sport senza la passione.
“E mi alzo sui pedali” vuole essere un racconto, più che una cronaca. Vuole parlare di vita, di storie, di lacrime e di sorrisi. Vuole riportare il ciclismo alla “Gianni Brera”, all’ “Adriano de Zan”. Mi piacerebbe che questo blog sia per tutti. Per quelli che seguono il ciclismo da sempre, che piangono, che si emozionano, che si arrabbiano. Per quelli che si stanno avvicinando a questo sport, che stanno imparando ad amarlo, che cominciano a vedere la magia di due ruote che girano. E anche per quelli che non lo amano, perché, il ciclismo, per volergli un poco bene, bisogna viverlo.
Buon viaggio!
Spettacolo
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