"E' difficile, impossibile, spiegare cosa si prova in un pigro mattino di mezzo agosto sulla Mura.
Per capirlo, dovreste aver passato l'infanzia a buttarvi giù dalla montagnola con la bici da cross, simulando il rumore di un due tempi con la bocca.
Dovreste aver corso qui sopra un numero ormai incalcolabile di chilometri, con le gambe fresche di un adolescente e con quelle un pò stanche da mezzo secolo di fatica.
Dovreste aver passeggiato sotto questi alberi migliaia di volte, meditando sulle pieghe e le piaghe umide della vita.
Dovreste esservi seduti sul torrione, all'ombra, e sentire sulla pelle il vento da Nordest che preannuncia l'autunno.
Dovreste aver chiuso gli occhi e ascoltato le cicale".
Per capirlo, dovreste aver passato l'infanzia a buttarvi giù dalla montagnola con la bici da cross, simulando il rumore di un due tempi con la bocca.
Dovreste aver corso qui sopra un numero ormai incalcolabile di chilometri, con le gambe fresche di un adolescente e con quelle un pò stanche da mezzo secolo di fatica.
Dovreste aver passeggiato sotto questi alberi migliaia di volte, meditando sulle pieghe e le piaghe umide della vita.
Dovreste esservi seduti sul torrione, all'ombra, e sentire sulla pelle il vento da Nordest che preannuncia l'autunno.
Dovreste aver chiuso gli occhi e ascoltato le cicale".
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