"lorenza ha detto...
La Mura è un posto magico. Generazioni di podisti ci hanno corso, dall'inossidabile Arrigo Quaranta a Pizzolato (che a NY ha vinto due volte), a migliaia di altri meno famosi, ma posseduti dal sacro fuoco della corsa. Quegli alberi si ricordano ancora di tutti quei volti appassionati, e ancora salutano ogni giorno centinaia di podisti. Non pensare alle fighette in completino Nike o ai runner della domenica: sono come ignari bambini che visitano un antico campo di battaglia. Sono solo ospiti, che non sanno nemmeno dove sono. Pensa invece al sudore vero di chi, là sopra, ha preparato le Olimpiadi o i Mondiali di atletica. A chi si spara 15 ripetute sui 1000. A quel ragazzino poliomelitico che vedo sempre correre con suo padre. A quell'altro sciancato da un incidente che è sempre lì, incazzato come una pantera, a fare avanti e indietro con le stampelle. O anche a quei gruppi di amici che si trovano lì ogni sera da vent'anni, per una corsetta con chiacchiera. La Mura è di questa gente. La Mura è un posto magico, ma lo si avverte solo dopo una lunga frequenza. Datti tempo. Il coach"
Nessun commento:
Posta un commento