giovedì 2 settembre 2010

SCUSATECI NUOTATORI SERIALI.....

In risposta a sciffo, ironman ironico non monomaniaco, e mio Amico.

Sono una delle teste di cazzo a cui Dio non ha regalato niente. E in piscina, quando provo a nuotare, diventa lampante. Ogni bracciata e’ come remare nel minestrone. Dopo ogni bracciata mi fermo e riparto. I piedi sbandano a destra e sinistra senza controllo come un pupo siciliano. Ho la galleggiabilita’ di una pietra e in acqua mi muovo in verticale anziche’ in orizzontale. Respiro sempre in affanno e ogni volta devo tirare dentro tutta l’aria che posso come se fosse l’ultimo mio respiro sulla terra. In piu' non faccio pare di nessuna squadra e quindi posso nuotare solo durante le ore di "nuoto libero", per cui devo incontrare ogni volta in acqua solo degli imbambiti come me, o anche di piu'.

L’anno scorso un amico Uomo Lupo, nuotatore e ex pallanuotista, ha perso molte ore per mettermi in riga. E appena ho imparato un po’ di tecnica giusta mi sono fatto male alla spalla.
Per cui nuotatori bravi io vi odio.

Arrivate con i vostri fisiconi, e quell’espressione da magnafica. A noi non ci vedete, il vostro sguardo ci attraversa. I bagnini vi salutano rispettosamente, normalmente entrate con le borse di qualche sponsor che abbandonate a bordo piscina e dentro avete tutti gli strumenti della guduria: palette, pinne, corde, pull buoy, dieci cuffie vecchie tutte di gare epiche. I piu’ hanno anche le borracce con liquidi gialli e verdi che tenete vicino al blocco di partenza. Se siete proprio imbalinati avete un foglio di plastica con dentro gli allenamenti perche’ non vi ricordate un cazzo. I vostri esercizi di stretching sono sempre seguiti da quelle sbracciate in aria che fa anche Phelps.

Dovete far finta di non avere mai freddo nella doccia e nell’acqua polare. Noi abbiamo delle maschere da abissi, voi gli occhialini dei pescatori di perle. Se non avete corsie riservate, mentre noi siamo ingorgati in corsie una croce uncinate, cercate i vostri simili. E chiaramente entrate con un tuffo di testa o di piedi e partite subito come se non ci fosse domani. Quando vi fermate guardate un po’ di taglio gli orologi con le quattro lancette colorate ogni volta che vi fermate e, apposta, le virate le picchiate alte, piedi in faccia a chi bambana (ed e’ vero che bambaniamo).

Durante le pause tra serie di “gambe rana-piedi stile-braccia a delfino-respirazioneogni5minuti”, se siete con vostri simili commentate tutti gli sfigati della piscina.
E regolarmente dite: “oggi non vado proprio….”.

Se per caso noi figli di un dio minore siamo in mezzo ai maroni (ed e’ vero che lo siamo) durante una vostra vasca ci dovete superare in terza corsia perche’ rallentiamo la vostra tabella e vi impediamo con la nostra presenza di vincere le prossime olimpiadi. Non so come, ma riuscite a guardarci con compatimento mentre ci superate.
Quando avete finito non potete uscire dalla scaletta, per cui vi issate (alcuni con un braccio solo) sul bordo piscina.
E li’ il nostro odio raggiunge il massimo.

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